Aggiornato il 4 Gennaio 2024 da Roberto Minero
In questa guida viene proposto un modello recesso contratto generico PDF modificabile.
Nella guida si trovano anche le informazioni necessarie per utilizzare il modulo nel modo corretto.
Come Compilare il Modulo Recesso Contratto Generico
Il recesso rappresenta la possibilità per una delle parti di liberarsi unilateralmente dall’impegno contrattuale, contravvenendo al principio generale espresso dall’articolo 1372 del codice civile, il quale stabilisce che un contratto può essere sciolto solamente attraverso un accordo reciproco tra le parti o per altre cause legalmente riconosciute.
Nel contesto del codice civile, la normativa di base riguardante il recesso da un contratto è delineata dall’articolo 1373. Però, esistono numerose altre disposizioni legislative che conferiscono questo diritto a una o entrambe le parti coinvolte nel contratto, definendone l’ambito di applicazione in modo più restrittivo o estensivo. Un esempio significativo è il recesso come definito nella normativa del codice del consumo, oltre a varie situazioni specifiche relative a tipologie di contratti come quelli di vendita, somministrazione, appalto e altri.
È importante sottolineare che il recesso unilaterale da un contratto, come previsto dall’articolo 1373 del codice civile, non è una prerogativa ordinaria per i contraenti. Infatti, come stabilito dalla sentenza n. 987/1990 della Corte di Cassazione, tale facoltà deve essere espressamente concessa per legge o inclusa in una clausola contrattuale. In assenza di tali condizioni, il recesso unilaterale non può essere esercitato.
Un esempio quotidiano di recesso unilaterale si verifica nel contesto del comodato, in particolare quando un comodante concede l’uso di un immobile senza stabilire un termine finale per la durata del contratto, oppure quando tale termine non è deducibile dall’uso specifico dell’immobile.
In queste circostanze, l’articolo 1810 del codice civile stabilisce che il comodatario, ovvero la persona che ha ricevuto l’immobile in uso, è obbligato a restituirlo non appena il comodante lo richiede. Questo rappresenta un chiaro esempio di recesso unilaterale, dove il comodante ha la facoltà di terminare il contratto di comodato e richiedere la restituzione dell’immobile in qualsiasi momento.
Per quanto riguarda il recesso non previsto dal contratto, è importante notare che, secondo l’articolo 1372 del codice civile, le parti coinvolte in un contratto hanno la possibilità di escludere esplicitamente il diritto di recesso. Questo significa che, se le parti concordano e inseriscono una clausola nel contratto che nega il diritto di recesso, tale diritto non può essere esercitato. In altre parole, l’articolo 1372 riconosce la validità di un patto contrario, ovvero un accordo tra le parti che modifica o annulla il diritto di recesso normalmente previsto dalla legge.
Il recesso si configura quindi come un diritto intrinseco al contratto, caratterizzato da una duplice normativa. Da un lato, abbiamo il diritto di recesso o di ripensamento, disciplinato dal Codice del consumo, che si applica ai contratti conclusi a distanza o negoziati fuori dai locali commerciali tra un professionista e un consumatore. Dall’altro, troviamo il recesso disciplinato dal Codice civile, che si basa sull’accordo tra le parti.
Nel contesto del recesso convenzionale, le parti hanno la facoltà di stabilire, attraverso una clausola espressa nel contratto, la possibilità di recedere unilateralmente dallo stesso. Questo tipo di recesso è spesso definito come “volontario” o “convenzionale”, poiché nasce da un accordo specifico tra le parti coinvolte nel contratto.
Per quanto riguarda il recesso legale, esistono diverse situazioni in cui la legge stessa prevede espressamente la possibilità di recesso per una varietà di contratti specifici, come ad esempio quelli di somministrazione a tempo indeterminato, affitto, appalto, trasporto, mandato, commissione, spedizione, deposito, comodato e d’opera. Queste ipotesi di recesso legale non sono sempre discrezionali; in alcuni casi, si attivano automaticamente in presenza di determinate condizioni oggettive o soggettive.
Nel settore dei contratti a distanza, il Codice del consumo tutela il consumatore con un diritto di recesso detto di pentimento. Questo si applica ai contratti conclusi senza la presenza fisica simultanea delle parti, come quelli stipulati online o fuori dai locali commerciali. Il consumatore, considerato la parte più vulnerabile in queste transazioni, può recedere dall’acquisto entro 14 giorni dalla conclusione del contratto o dal ricevimento dei beni, senza dover fornire alcuna motivazione o sostenere costi aggiuntivi. Se il professionista non fornisce le informazioni necessarie sul recesso, il periodo per esercitarlo si estende fino a 12 mesi.
Nel caso dei pacchetti vacanza, il consumatore ha il diritto di recedere senza penali entro due giorni lavorativi se l’organizzatore o il venditore apportano modifiche significative agli elementi essenziali del contratto prima della partenza. È consigliabile esercitare questo diritto tramite raccomandata con avviso di ricevimento.
Per i contratti di servizi finanziari conclusi a distanza, il consumatore può recedere entro 14 giorni dalla conclusione del contratto o dalla ricezione delle condizioni contrattuali e delle informazioni complete. Tuttavia, ci sono eccezioni a questo diritto di recesso, come nelle polizze di assicurazione di breve durata, nei contratti eseguiti completamente su richiesta del consumatore, o in certi servizi finanziari soggetti a fluttuazioni di mercato.
Per quanto riguarda i contratti di investimento mobiliare, il recesso è possibile entro 7 giorni dalla sottoscrizione dell’ordine per l’acquisto di azioni, obbligazioni e altri valori mobiliari.
Nel contesto dei contratti di multiproprietà , l’acquirente può recedere entro 10 giorni dalla sottoscrizione del contratto, estendibili a tre mesi in assenza delle informazioni necessarie sul recesso.
Per i contratti di locazione, sia il locatore che il conduttore possono recedere prima della scadenza pattuita, ma solo in presenza di determinate condizioni.
Infine, nel contratto di lavoro, il diritto di recesso si manifesta attraverso il licenziamento da parte del datore di lavoro o le dimissioni volontarie da parte del lavoratore, con modalità specifiche stabilite dalla legge, come la comunicazione telematica post Jobs Act per le dimissioni.
Fac simile Recesso Contratto Generico PDF da Scaricare
Di seguito proponiamo il modello recesso contratto generico PDF da scaricare sul Pc.
Una volta completato il download, risulta essere possibile aprire il documento con un visualizzatore di PDF e editare il modulo aggiungendo i dati mancanti.
Roberto Minero è un esperto nel campo dei diritti dei consumatori. Attraverso il suo blog, Luca offre ai suoi lettori moduli PDF editabili, accompagnati da guide dettagliate che facilitano la loro compilazione. Con la sua esperienza e conoscenza approfondita, Roberto si impegna a fornire risorse preziose e accessibili per aiutare i consumatori a navigare efficacemente nel mondo dei loro diritti.